Vai al contenuto

Chi è Vincenzo Sarno: l’ex calciatore pagato 120 milioni a soli 10 anni

Vincenzo Sarno con la maglia della Reggina durante la partita di Serie B tra Reggina Calcio-AS Cittadella, Stadio Oreste Granillo il 17 dicembre 2012, Reggio Calabria, Italia. (Foto di Maurizio Lagana/Getty Images)

Ecco cosa c’è da sapere su Vincenzo Sarno, calciatore di origini napoletane che in campo si è conquistato il soprannome di “piccolo Maradona”.

Vincenzo Sarno come stella nascente del calcio ha attirato l’attenzione mediatica a fine anni ’90 per il trasferimento record all’età di 10 anni. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sull’ex calciatore che ha comunque lasciato un segno nel calcio italiano.

La biografia e la carriera di Vincenzo Sarno

Vincenzo Sarno è nato a Napoli, nel quartiere di Secondigliano, l’11 marzo 1988, sotto il segno dei Pesci. Proveniente da una famiglia, che versava in condizioni economiche difficili, fin da piccolo ha mostrato un talento straordinario per il calcio, affinando le sue abilità nella scuola calcio “Gaetano Scirea” di Napoli. Il suo nome è finito al centro di un clamoroso trasferimento, quando all’età di 10 anni, la squadra del Torino lo acquistò dalla scuola calcio “Gaetano Scirea” per la cifra record di 120 milioni di lire (equivalenti a circa 62.000 euro).

Un trasferimento che fece scalpore nel 1999 e gli valse una grande attenzione mediatica. Sarno divenne un fenomeno nazionale ancora prima di poter essere ufficialmente tesserato (in quegli anni era permesso solo dai 14 anni) ed i soprannomi si sprecavano per lui.

Suo padre, Ernesto, disoccupato e con 4 figli, accettò la proposta granata rifiutando quella del Napoli, memore del trattamento riservato al fratello. Così nel 1999 lasciò la sua terra con la speranza di assicurarsi un futuro roseo con il club granata, che ebbe la meglio sulla concorrenza spietata di Napoli, Parma, Empoli ed alcuni club inglesi. Una scelta che si rivelò un’esperienza alquanto negativa. Infatti a Torino il giovane calciatore durò appena un mese, così tornò a Napoli, sopraffatto dalla pressione e dalla lontananza da casa.

La sua carriera da calciatore dopo il flop con il Torino

Ritornato a casa, non ha mai raggiunto i vertici che molti si aspettavano. Sarno ha ottenuto poi un ingaggio dalla Roma nel 2002, dove giocò nelle giovanili senza approdare nella Primavera. Non riuscì a finire le superiori, coinvolto nel passaggio al Chelsea a 17 anni. Un altro flop della sua carriera: a Londra rimase solo due settimane, anche perché non conosceva l’inglese.

Nel 2005 ha avuto inizio il suo percorso tra i professionisti con la Sangiovannese in Serie C1, dando il via a una lunga serie di esperienze in varie squadre, soprattutto in Serie C e occasionalmente in Serie B. Il calciatore ha a lungo peregrinato nella Serie C, militando in 14 società. L’unica nota positiva del periodo la titolarità nella Nazionale Under 20.

Tra i club più significativi in cui ha giocato si deve segnalare il Foggia, dove ha vissuto i suoi anni migliori sotto la guida di Roberto De Zerbi, segnando 30 gol in quattro stagioni. Ma ha anche vestito le maglie di: Padova, Catania e Triestina. Nel corso della sua carriera ha conquistato diverse promozioni dalla Serie C alla B, una Coppa Italia di Serie C e due Supercoppe di Serie C, ma non è mai arrivato a giocare in Serie A.

Sarno ha annunciato il ritiro dal calcio professionistico, dopo l’ultima esperienza con il Pompei, in Serie D (2023-2024), dove ha concluso la sua carriera a 36 anni con un ruolo marginale. Nonostante una carriera dignitosa (oltre 400 presenze e circa 70 gol tra Serie B, C e D), non ha mai raggiunto la Serie A, un rimpianto che ha attribuito a fattori esterni più che a carenze personali, come svelato nella sua intervista a “La Repubblica”, dopo il ritiro.

La vita privata di Vincenzo Sarno

Sarno ha mantenuto un certo riserbo sulla sua vita personale, e non ci sono molti dati su tale aspetto. Si sa che, come da lui confidato in diverse interviste, e documentato sui social, che è padre di due figlie: Leo, nata nel 2009, e Zoe, nata nel 2015. Inoltre ha un secondogenito Manu, che ha definito suo ‘erede’ nel calcio.

Curiosità su Vincenzo Sarno

– Attivo su Instagram, il suo feed è dominato da momenti della sua carriera da calciatore, che lasciano spazio agli scatti con i suoi figli.

– Vincenzo Sarno si conquistò in campo il soprannome di “il piccolo Maradona” ma anche di “figlio di Maradona”, per la sua tecnica impressionante, il fisico minuto ed il talento con il pallone. Nella sua carriera ha giocato come trequartista/ala sinistra, mettendosi in evidenza per il dribbling, la rapidità e la capacità di saltare l’uomo.

– Sarno ha rilasciato un’intervista a “La Repubblica” pubblicata il 1° aprile 2025, in cui ha annunciato il suo ritiro dal calcio. Riflettendo sulla sua carriera, ha dichiarato che il calcio gli ha “rubato l’infanzia” a causa delle enormi pressioni subite da bambino. “Avevano detto che il Torino avrebbe dato un lavoro a mio padre, che lui avrebbe trasferito la famiglia al Nord. Non andò così. Mi ritrovai da solo, dentro una vita che non conoscevo. E che da subito ho rifiutato“. Inoltre l’ex calciatore ha parlato di scelte sbagliate di chi lo circondava, le quali gli hanno impedito di raggiungere la Serie A, un traguardo che sentiva di meritare.

– Sarno ha svelato che lui e la sua famiglia videro ben poco della cifra del suo trasferimento, suggerendo che altri abbiano tratto profitto. “Dei 120 milioni la famiglia ha visto poco. Sul mio trasferimento c’è stato un bel business. È stata una scelta sbagliata, fatta da persone che giravano attorno a me. Hanno cavalcato l’onda, i giornali, Porta a Porta, Domenica In, Le Iene. Non è stata colpa del Torino, e neppure della mia famiglia, che ha deciso ben poco. Non parlo volentieri di quel periodo. È stato breve, poco più di un mese, ma le pressioni sono arrivate forti. E mi hanno segnato”.

– Memore della sua esperienza, e con un figlio che ama il calcio, Sarno ha svelato un insegnamento che gli ha lasciato Alessandro Del Piero, trasmesso a suo figlio. “È bravino, ma oggi si deve solo divertire, me l’ha insegnato Del Piero. Tutto quello che arriverà, sarà un di più. Lo proteggo da qualsiasi pressione, non vado neppure a vederlo la domenica” – questo quanto rivelato dall’ex calciatore.

Riproduzione riservata © 2025 - DG

ultimo aggiornamento: 2 Aprile 2025 13:17

Tutto quello che non sai su Evelina Sgarbi, figlia di Vittorio Sgarbi